Presentazione

Ciao e benvenuti qui in "Calcio e dintorni, una storia infinita".
Mi chiamo Leonardo Salvato, ho 22 anni, studio medicina all'università e sono cresciuto a pane (e non solo quello, la mia pancetta può amaramente testimoniarlo) e pallone. Che sia stato giocato per strada, in un cortile, a scuola, in parrocchia, sotto casa, in un garage, o semplicemente visto allo stadio o in tv, c'è poco da fare: sono stato contagiato da questa malattia, di cui sono affetti più o meno tutti, e non riesco a guarirne. Probabilmente non ne ho nemmeno voglia.
Cosa c'entra tutto questo? Semplice: perchè qui a "Calcio e dintorni, una storia infinita" proverò, sempre nel limite delle mie capacità, a raccontarvi una serie di aneddoti, storie, racconti, fatti e avvenimenti che ruotano attorno a questo sport, spesso un vero e proprio fenomeno sociale.
"Perché lo fai?" magari mi chiederete. In verità non lo so nemmeno io. In questo stesso momento, mentre scrivo il mio primo post, il mio cervello mi sta facendo la stessa domanda, e quasi mi spinge a chiudere tutto e a lasciar perdere. Eppure non lascio perdere perché credo di avere qualcosa da dire, qualcosa da comunicare agli altri, qualcosa che ho dentro e che, benché forse io stesso non lo reputi abbastanza importante, è un qualcosa di unico e vitale, e vale sempre la pena dargli vita. Questo mi ha detto, indirettamente, una persona molto importante, ed è grazie a lei che questo blog esiste. A lei va il mio ringraziamento.
Perciò, che "Calcio e dintorni, una storia infinita" esista!
E, da vecchio liceale quale sono, vi saluto con questo (e che Manzoni mi perdoni!)
Questa conclusione, benché trovata da povera gente, c'è parsa così giusta, che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia. La quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta.
A presto!

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