I nonni del calcio: il Notts County

Il calcio è, senza ombra di dubbio. il gioco di squadra più conosciuto e praticato nel mondo: in qualsiasi angolo del pianeta infatti potreste trovare chi, almeno una volta nella vita, abbia preso a calci un pallone. Di questo gioco sappiamo praticamente tutto, o meglio crediamo di sapere tutto, tanto che in Italia abbiamo, come abitudine ormai saldamente radicata in noi, la pretesa di conoscere il calcio meglio degli addetti ai lavori: ogni lunedì, dopo la giornata di campionato, nei bar di tutta la nazione persone di tutte le età "giocano" a fare l'allenatore/il dirigente/il presidente, a dare la propria soluzione ai mali che affliggono la propria squadra del cuore. Di una cosa però, ne siamo certi: conosciamo tutti bene le regole basilari del gioco, salvo qualche piccola eccezione (e non parlo solo delle ragazze a cui va spiegato costantemente il fuorigioco!).
Eppure, nessuno di noi sa rispondere con certezza alla domanda: "Chi ha inventato il gioco del calcio?".
Mentre ad esempio per il basket abbiamo dati necessari per stipulare un vero e proprio atto di nascita, con luogo di nascita (Springfield College di Springfield, Massachussets) data di nascita (1891) e nome del genitore (l'insegnante di educazione fisica canadese James Naismith), per quanto riguarda il calcio dobbiamo parlare per approssimazioni: di certo sappiamo che il luogo di nascita è l'Inghilterra, precisamente i college nei quali studiavano i rampolli della medio-alta borghesia inglese; già per quanto riguarda la nascita le cose si fanno più vaghe, ma possiamo parlare con una buona approssimazione della metà del XIX secolo, mentre il nome di chi partorì l'idea di prendere a calci un pallone (per lo meno, in maniera simile a come lo facciamo oggi) non ci è dato saperlo.
Possiamo però parlare di date precise se ci riferiamo alle prime manifestazioni del calcio fuori dall'ambiente scolastico: risale al 1863 l'atto di fondazione della Football Association (FA), la prima lega calcistica della storia. Fra i membri fondatori della lega c'è il protagonista della nostra storia: il Notts County, ovvero il club professionistico più antico del mondo.

La precisazione "professionistico" è d'obbligo: la squadra di calcio più antica del mondo ancora in attività è infatti lo Sheffield F.C., in attività dal lontano 1857, che però non è mai approdato al professionismo, rimanendo confinato alle serie dilettantistiche del calcio inglese.
Parliamo del Notts County, dunque, i nonni del calcio professionistico come lo conosciamo adesso: il club nacque il lontano 28 Novembre 1862, un anno prima della FA, e ha sede a Nottingham, la città nota per essere teatro delle gesta di due grandi eroi inglesi: uno leggendario, Robin Hood; l'altro reale, ma entratoci poi pian piano nella leggenda di questo sport, Brian Clough, che però scelse (purtroppo per il Notts) l'altra porta che la città offriva per entrare nella storia del calcio, quella rossa degli acerrimi rivali del Forest.
Della sua lunga vita, gli anni migliori dei Magpies (le gazze, soprannome dovuto a loro colori bianconeri simili a quello degli uccelli) furono proprio i primi di attività: fra gli anni '60 e gli '80 dell'800 infatti il Notts era il club più famoso d'Inghilterra, e veniva spesso invitato a disputare match amichevoli da molti club scozzesi., e addirittura forniva l'ossatura della primissima nazionale di calcio inglese, che sfidò appunto la selezione scozzese in quello che è ufficialmente riconosciuto come il primo match internazionale della storia del calcio, il 30 Novembre 1872 (per la cronaca, la partita terminò 0-0). Il calciatore più rappresentativo in quegli anni era il capitano Ernest Greenhalgh.
Ma il meglio deve ancora venire: nel 1883 il Notts adotta come suo campo casalingo il Trent Bridge, che tale rimarrà fino al 1910, quando il club si trasferisce definitivamente a Meadow Lane, impianto che ancora oggi ospita le gesta dei bianconeri. Al soprannome che ho appena usato è collegato l'aneddoto più celebre, per lo meno per noi italiani, riguardante il Notts County: nel 1903 il calcio era ormai approdato anche in Europa, e in Italia era già attivo da quattro anni a Torino quello che diventerà il club più rappresentativo d'Italia, la Juventus. Che però divenne bianconera solo nel 1903: fino ad allora infatti utilizzava come divisa di gioco una camicia rosa e un cravattino nero, che però a causa dei ripetuti lavaggi tendevano a scolorirsi. Per cui il club, nella persona del socio e calciatore inglese John Savage, decise di procurarsi delle nuove casacche proprio dall'Inghilterra, e Savage, tramite un amico che lavorava per la ditta che forniva anche il Notts County, fece arrivare dall'Inghilterra le divise bianconere che ancora adesso sono utilizzate dai calciatori juventini. Il legame fra i due club è rimasto forte: e se i torinesi hanno invitato gli inglesi a disputare, l'8 settembre 2011, la partita inaugurale nel nuovissimo Juventus Stadium (risultato finale 1-1, gol di Toni e Hughes); la tifoseria inglese, dopo una grande prestazione della squadra, intona il coro "It's just like watching Juve".
Ma torniamo agli ultimi anni dell'Ottocento, quando i tifosi ancora non potevano intonare questo coro, eppure paradossalmente è il periodo in cui il Notts County davvero somigliava alla Juve: dopo aver fondato la lega e aver giocato il primo campionato di calcio inglese nel 1888/89, nel torneo 1890/91 il club arriva terzo, mentre solo il Blackburn Rovers si intromise fra i Magpies e la loro prima, storica FA Cup. Pur non vincendo, il Notts County ebbe comunque l'opportunità di entrare nella storia: nei quarti di finale contro lo Stoke City il Notts County riesce a salvare il punteggio di 1-0 grazie a un proprio calciatore che blocca il pallone sulla linea di porta con la mano, irregolarmente. Sul calcio di punizione seguente tutti i calciatori del Notts si misero davanti alla linea di porta a far da muraglia e il portiere riesce a deviare il pallone, compiendo la parata-qualificazione. L'episodio viene visto di un'ingiustizia tale che il 2 giugno 1891 l'International Board decide di far diventare regola la proposta che già dal lontano 1880 era portata avanti dall'irlandese William McCrum: grazie anche al Notts County nasceva il calcio di rigore.
L'appuntamento con l'albo d'oro del più antico torneo calcistico del mondo è però solo rimandato: infatti il Notts County riuscì finalmente a trionfare in coppa, vincendo la finale di Goodison Park contro il Bolton. I Magpies schierarono Toone, Harper, Hendry, Bramley, Calderhead (capitano), Shelton, Watson, Donnelly, Logan, Bruce, Daft. Protagonista del match fu proprio il centravanti James Logan, probabilmente uno dei migliori calciatori della storia del club (morì a soli 25 anni nel 1896 a causa di una polmonite contratta anche a causa di una partita giocata con il suo nuovo club, il Loughborough, sotto un violento temporale, nella quale Logan e compagni del giocarono con i loro vestiti , poiché le divise da gioco andarono perdute durante il viaggio), che realizzò una tripletta.
Da lì in poi, la storia del Notts County è stato un susseguirsi di promozioni e retrocessioni, di tanti bassi e pochi alti, fra cui la gestione Sirrel a cavallo fra gli anni '70 e '80, che riportò la squadra in massima serie, dalla quale mancava da ben 56 anni. Massima serie che il club assaggerà, dopo altri anni di sali-scendi, per l'ultima volta nella stagione 1991-92, l'ultima della First Division prima della formazione della Premier League.
Da allora, per i Magpies è stato un continuo vagare nelle serie minori, con tanti avvicendamenti sia nella guida tecnica (anche Sven Goran Eriksson, il celebre allenatore svedese che è stato anche C.T. dell'Inghilterra, è transitato per Meadow Lane come direttore sportivo) che nella proprietà, con la società che ha ripetutamente rischiato di scomparire.
Adesso il Notts County, guidato in panchina da Martin Allen dall'Aprile 2011, ha ritrovato un po' di stabilità, e milita in Football League One, corrispondente alla nostra Lega Pro, a lottare nei campi di periferia dell'Inghilterra, magari specchiandosi ancora nel suo antichissimo blasone. Sperando che da qui in poi si pongano le basi per andare all'assalto delle categorie superiori, e magari riconquistare il calcio che conta, e che questa antichissima squadra e i suoi tifosi meritano. E anche la Premier League, sotto sotto, non può fare a meno del suo decano.
Notts County 1981-82: la squadra terminò 15ma in First Division.
Da sinistra a destra, nella fila in alto: Harkouk, Christie, Leonard, Kilcline, Avramovic, Hunt, Benjamin.
Nella fila centrale: Walker, Stubbs, Hooks, Wood, Mair, Richards, Goodwin, Wothington, O'Brein, Manns, Doherty, Beavon, Wilkinson (assistente).
Nella fila davanti, seduti: McCulloch, Wheeler (allenatore), Mounteney (direttore), Dunnett (presidente), Sirrel (manager), Levin (direttore), McParland.
In ginocchio: calciatori delle giovanili e della squadra riserve.
Juventus-Notts County 1-1 all'inaugurazione dello Juventus Stadium: Del Piero affrontato da due difensori dei Magpies

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